Dr. Antonello Chiacchio - Psicologo - Lauria (PZ)

Assessment psicodiagnostico

Assessment psicodiagnostico:

Valutare almeno in quattro sedute iniziali il mondo e la storia di vita del paziente, le sue modalità di funzionamento intrapsichiche e interpersonali, le sue caratteristiche di personalità, la domanda o richiesta che fa il paziente, le tappe e i momenti critici dello sviluppo, la sintomatologia correlata con lo stile di personalità del paziente per comprendere il trattamento più adeguato alla persona che chiede aiuto psicologico (counseling, training autogeno, sostegno psicologico, percorso di psicoterapia individuale, etc).

Dopo queste sedute iniziali nelle quali ci si conosce con il paziente, si fa insieme un contratto terapeutico attraverso il quale si sistematizzano in ordine di priorità le principali problematiche sentite e percepite dal paziente, si definiscono gli obiettivi, i possibili cambiamenti sul piano comportamentale, cognitivo ed emotivo, gli ostacoli all’eventuale raggiungimento degli obiettivi.

 

Per una valutazione puntuale ed efficace della presa in carico del paziente è necessario focalizzare l’attenzione su questi aspetti:

Definizione del problema (esordio, circostanze,frequenza e intensità dei sintomi).

Fasi del ciclo vitale della persona (infanzia, pubertà, adolescenza, prima età adulta, matrimonio con o senza figli).

Contesto socio-familiare e socio-ambientale.

Caratteristiche e struttura di personalità.

Motivazione al trattamento.

Consapevolezza del disturbo.

Stato dell’umore e processi cognitivi.

 

Per una valutazione della personalità e dei disturbi clinici è fondamentale avvalersi anche del contributo di test psicometrici e questionari come l’SCL 90, Lo SCID 2, La SWAP, L’EDI 3, Il TMA, IL CAT, IL TAT e tanti altri questionari che possono aiutare a fare una diagnosi corretta.

La diagnosi psicologica deve cercare di raccogliere i dati non solo con l’obiettivo di giungere a designazioni psicopatologiche piuttosto comprendere i diversi fattori che a vari livelli entrano nella vita del paziente. Il colloquio diagnostico comprende due momenti l’esplorazione dell’altro per acquisire informazioni e il rapporto con l’altro per costruire un’efficace alleanza motivazionale, e ha la durata di 50 minuti. Per compiere un inquadramento diagnostico efficace e corretto sul piano metodologico lo psicoterapeuta a livello clinico deve:

Creare un clima di accoglienza adottando un atteggiamento empatico e autentico.

Fare domande aperte e restituire al paziente il contenuto e il vissuto emotivo dell’auto-rivelazione.

Identificare il problema focalizzando l’attenzione sull’esordio, l’evoluzione e la percezione del disturbo o eventuale disagio.

Correlare il problema alla storia della persona e alle sue caratteristiche di personalità.

Comprendere i livelli di consapevolezza del disturbo e i livelli motivazionali per intraprendere un trattamento.